Il rumore impercettibile dei colori

Il rumore impercettibile dei colori

Hai mai sentito il suono di un colore? Hai mai visto un suono?

Ebbene se la tua risposta è no, non devi preoccuparti. Questo, è un fenomeno molto particolare e prende il nome di Sinestesia.

Non è facile da immaginare. Questa condizione caratterizza pochissime persone al mondo.

Si tratta di un fenomeno percettivo che si riscontra quando uno dei cinque sensi provoca una percezione simultanea da parte di un altro senso. Per esempio, udire un suono che stimola la visione di un colore. Ad oggi si stima che siano pochissime le persone che sperimentino questa particolare condizione (tra l’1% e il 4% della popolazione mondiale).

Secondo alcuni recenti studi, si pensa che l’origine di questo fenomeno sia dovuto ad un differente sviluppo neuronale tra le aree del cervello che creerebbe delle connessioni atipiche tra queste.

Tipi di Sinestesia

Esistono diversi tipi di Sinestesia. Vediamone insieme qualcuno:

  • Sinestesia grafema-colore. Si tratta di una delle forme più comuni (circa il 70% di tutti i sinesteti). In questo caso, una lettera o un numero produce la visione di un colore specifico. Ma non solo! Spesso anche intere parole possono avere una loro “tonalità”.
  • Sinestesia audio-tattile. Alcuni suoni inducono sensazioni tattili sul corpo.
  • Sinestesia audio-visiva. Un suono o una melodia possono generare degli stimoli visivi che, possono essere dei colori (cromestesia) o anche forme geometriche.
  • Sinestesia lessico-gustativa. Una parola può suscitare un sapore.
  • Sinestesia tattile-specchio. In questo caso ci troviamo di fronte ad un caso di sinestesia molto particolare, in quanto, vedere una persona che viene toccata evoca una sensazione tattile. Si può, in questo caso, arrivare al punto di percepire dolore, o nello stesso punto o in punti differenti a quello della persona osservata.
  • Misofonia. Questa, solo recentemente viene considerata come una forma di sinestesia. In questo caso un suono è in grado di suscitare delle emozioni negative e, spesso, aggressive. Molto spesso, i suoni in questione sono particolarmente comuni ed inevitabili (il respiro, la masticazione, leccamento delle labbra etc). Approfondiremo questo argomento in un altro articolo.

Ovviamente questi elencati sono solamente alcuni esempi di sinestesia. Ne esistono anche differenti forme, come ad esempio la sinestesia con personificazione del linguaggio o la number-form.

Sintomi della sinestesia

I sintomi associati alla sinestesia variano in base alla forma cui si è affetti. Purtuttavia, non è possibile controllarla. Tutte queste sensazioni si sviluppano involontariamente, senza alcuno sforzo. Ovviamente, è raro vedere concretamente dei colori davanti a sè, ma è la nostra rete neurale a dargli forma.

La sinestesia in letteratura

La sinestesia è anche un figura retorica, caratterizzata dall’accostamento di due vocaboli che appartengono a sfere sensoriali diverse. L’arte, di fatto, ci ha messo spesso di fronte a fenomeni sinestetici. Tutti ricordiamo questi famosissimi versi:

“Chiare, fresche et dolci acque

Francesco Petrarca, Canzoniere CXXVI, 1

Fresche le mie parole

Gabriele D’Annunzio, Alcyone/La sera fiesolana

Dolce e chiara è la notte e senza vento

Giacomo Leopardi, La sera al dì di festa

Secondo alcuni studi, si ritiene che i sinesteti siamo molto empatici e possiedono una buona memoria ed una maggiore creatività. Ad oggi, però, ancora non è chiaro come si verifichi tale processo. E sebbene, in alcuni casi, possa creare delle problematiche non è mai stata inserita nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali).

Mi auguro che questo breve articolo ti abbia incuriositǝ!

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Immagine gentilmente concessa da garageband, tramite www.pixabay.com; StockSnap, tramite www.pixabay.com.

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