FISCHIO, RONZIO E FRUSCIO ALL’INTERNO
DELL’ORECCHIO
MALESSERE
DIFFICOLTÀ AD
ADDORMENTARSI
DIFFICOLTÀ DI
CONCENTRAZIONE
AUMENTO
DELL’IRRITABILITÀ
In alcuni casi guarire dall’acufene non è ancora possibile, ma noi possiamo alleviare notevolmente il tuo fastidio attraverso un percorso di cura che porta a evidenti benefici nella vita di tutti i giorni.
Il nostro innovativo trattamento lavora sul sintomo per mezzo di una biostimolazione ripetuta e localizzata che permette di migliorare e accelerare i processi metabolici all’interno dell’orecchio, migliorando, così, la percezione soggettiva dell’acufene.
L’obiettivo è abbassare la percezione del fastidio fino a rendere l’acufene sopportabile e consentire di conviverci al meglio.
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È importante fare una premessa: l’acufene è un sintomo, non una malattia.
L’acufene, (dal latino Tinnitus) è una “percezione acustica non organizzata”, che si identifica con sensazioni quali: fischio, ronzio, fruscio, cicaleccio, scroscio d’acqua, sibilo.
La sua origine è complessa, ancora non del tutto chiara e coinvolge sia il sistema uditivo periferico (orecchio esterno, medio ed interno) che le vie uditive centrali e le aree cerebrali destinate all’elaborazione delle emozioni e dell’attenzione.
La sua percezione viene normalmente localizzata in un orecchio o in entrambi, oppure “al centro della testa”. Tale localizzazione ha fatto sì che molti studi focalizzassero le ricerche su eventuali anomalie a carico dell’orecchio. Ma la percezione può variare: può essere percepito solo per un certo periodo di tempo, oppure oscillare per intensità e frequenza nel tempo, anche se la perdita uditiva rimane invariata o subisce un minimo peggioramento.
Quando l’acufene si associa ad una perdita uditiva, nella maggior parte dei casi l’insorgenza è dovuta ad una ipoacusia improvvisa o progressiva causata da: labirintite acuta o autoimmune, malattia di Ménière, infezione virale (morbillo, varicella, influenza etc.), traumi acustici o un rialzo della pressione arteriosa.
Un acufene può insorgere anche a causa di situazioni legate a particolare stress o ansia. Molto spesso infatti non è relazionato ad una perdita uditiva, ma si innesca come risposta sintomatica correlata a stati emotivi di forte tensione. Se non si interviene tempestivamente il disturbo rischia di diventare cronico, peggiorando progressivamente.
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