
18 Apr Acufene, 10 domande e curiosità
Sei curiosǝ di sapere quali sono le 10 domande più frequenti che ci sentiamo dire dai nostri pazienti?
Anche tu pensi queste cose, e vuoi ricevere una risposta? Leggi questo breve articolo per farti un’idea, oppure contattaci a questo link.
È curioso constatare che, nella maggior parte delle visite che eseguiamo, ci vengono riproposte sempre le stesse domande.
Probabilmente se stai leggendo questo articolo, ti sei ritrovato anche tu ad indagare su tutti quei rimedi “infallibili” che si trovano sul web.
Piccola premessa: non sono un medico Otorinolaringoiatra. Io sono laureata in Tecniche Audiometriche e Audioprotesiche, lauree conseguite entrambe con delle tesi sugli acufeni. Io, come i miei colleghi ci teniamo ad essere costantemente informati su tutto quello che riguarda questo oscuro argomento. Per questo ti dico, lasciati guidare da quelle che sono state le nostre esperienze e le nostre soddisfazioni in materia.
Eccoti 10 delle principali domande che ci vengono poste dai nostri pazienti.
1. Esiste una cura per l’acufene?
Come accennato in un articolo precedente, la cura sottintende la risoluzione completa e relativamente immediata del problema. Nello specifico riguarda l’ambito medico. Viceversa, in questo caso dobbiamo parlare di trattamento. I trattamenti possono essere attuati da diversi professionisti in ambito sanitario, e vengono scelti ed utilizzati in base alla problematica cui ci troviamo di fronte.
Te lo devi tenere? ASSOLUTAMENTE NO. Se hai delle curiosità prova a contattarci a questo link, oppure chiamarci al numero 0690213853.
2. L’acufene è un problema di natura psicologica?
NO, l’acufene non è un problema di natura psicologica. Questo disagio nasce dal fatto che vengono associate ad esso una serie di sensazioni o emozioni negative, quali distress, ansia, fissazione sul problema, perdita del sonno etc. Quindi, possiamo parlare di uno stato ansioso conseguente a questa problematica. Ci tengo a specificare che nessun aspetto della propria personalità determina l’insorgenza dell’acufene.
Ti faccio un esempio. Hai presente quando ripensi a qualcosa che in passato ti ha reso particolarmente arrabbiato o stressato? Le senti montare dentro di te quelle stesse emozioni che ti hanno sorpreso quella volta? Ebbene, con l’acufene accade la stessa cosa. Lo scatenarsi di questa problematica può accentuare una condizione ansiosa, e determinare un aumento dell’attenzione rivolta proprio allo stesso. Così facendo non si fa altro che indurre all’aumento di quelle stesse emozioni provate per la prima volta, quindi: ansia, stress etc.
Per parlare in termini semplicistici, si tratta di un cane che si morde le coda. Bisogna lavorare proprio su questo.
3. Può sparire da solo?
Dipende. In alcuni casi può scomparire autonomamente, senza che venga fatto alcun tipo di trattamento. Il tutto dipende da una questione puramente soggettiva, in quanto, bisogna tenere in considerazione che le variabili principali sono il tempo e la memoria.
Quanto tempo ci vuole affinchè sparisca da solo? Dipende. Per alcune persone basta relativamente poco. Viceversa si può richiedere qualche mese per riuscire ad ottenere un risultato. Il concetto è lo stesso della fisioterapia. Se ci rompiamo un braccio e ci viene ingessato, abbiamo bisogno di una riabilitazione specifica al termine del periodo di mantenimento del gesso per riprenderne la giusta mobilità e tonicità muscolare.
E cosa c’entra la memoria? La memoria è strettamente correlata all’acufene, poichè questo suono segue la stessa via acustica di qualsiasi altro suono, bypassando tutta la componente meccanica dell’orecchio (orecchio esterno, medio ed interno). La problematica può risiedere nel fatto che questo suono viene memorizzato a livello della corteccia cerebrale. In questo caso è fondamentale cercare una soluzione.
4. Posso diventare sordǝ a causa dell’acufene?
Non esiste alcuna correlazione tra la sordità indotta da un acufene. Quindi no, non si diventa sordi a causa dell’acufene. Questo, infatti, non a caso viene chiamato sintomo, perchè è sempre dipendente da una situazione già presente. Quindi è più probabile che il tuo udito fosse, in parte già danneggiato e che questo danneggiamento abbia indotto l’insorgenza dell’acufene.
5. Posso impazzire a causa dell’acufene?
Assolutamente no. Ti sconsiglio vivamente di recarti da professionisti che affermano che potresti impazzire o addirittura suicidarti. Si tratta, qui, di un messaggio totalmente sbagliato e demoralizzante.
Su cosa agisce, quindi, l’acufene? Sulla qualità della vita, non sulla salute mentale. Ad oggi, non sono presenti nella letteratura scientifica articoli che riferiscano di disturbi della salute mentale nati a causa dell’acufene. Semmai, può risultare vero il contrario, ossia che persone che avessero dei disturbi nella salute mentale riscontrassero allo stesso tempo un acufene. In questi casi, però si tratta di un problema di minor rilevanza.
6. Esistono farmaci per curarlo?
Al momento non sono presenti ricerche che confermino l’effettiva efficacia di farmaci o integratori per la scomparsa dell’acufene. Per tornare al discorso precedentemente trattato, si tratterebbe in questo caso di una cura. Nessuno ha mai escluso l’effettiva efficacia di un effetto placebo, dovuto puramente ad una profonda convinzione del paziente a tale metodica che induce il miglioramento sul sintomo. Ben venga in questo caso!
7. Gli apparecchi acustici possono far peggiorare l’acufene?
Assolutamente no, se ben regolati. La regolazione di un apparecchio acustico è un procedimento estremamente importante. Bisogna sempre considerare che il lavoro fatto dall’audioprotesista dovrà essere eseguito in maniera impeccabile. Ogni qualvolta un paziente riferisce di avere un acufene è necessario eseguire un esame acufenometrico per valutare la localizzazione frequenziale dell’acufene stesso o l’intensità.
8. Come faccio ad addormentarmi se sento l’acufene?
Avrai sicuramente notato che la percezione dell’acufene sembra amplificata verso sera. Magari hai avuto una giornata stressante e vorresti solamente riposare nel silenzio di casa tua. Eppure continua ad essere presente questo rumore insistente. Un consiglio? Hai bisogno di immergerti in un ambiente pieno di rumori. Quello che ti suggerisco è di utilizzare dei suoni naturali che simulino lo scroscio dell’acqua. Perchè? L’acqua è un mascheratore sonoro naturale. Probabilmente avrai notato che andando al mare l’acufene è molto più difficile da percepire o del tutto assente. Il punto è proprio questo. Prova ad utilizzare dei suoni naturali che vadano a rilassarti e a mascherare, anche parzialmente, questo fastidio. Vedrai che sarà più semplice addormentarsi.
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9. L’acufene non mi fa sentire bene le persone, è vero?
Dipende. Da cosa? Dalla soglia di attenzione che poni nei confronti dell’acufene o dei tuoi interlocutori. Se ti ritrovi a porre maggiore attenzione sull’acufene e al malessere che questo ti arreca, allora sì, non sentirai bene le altre persone. Tieni in considerazione, quanto accennato in precedenza, secondo cui l’acufene non è la causa di un abbassamento uditivo, bensì può esserne il sintomo.
Pensi di non sentire a causa dell’acufene? In realtà si tratta di un errore logico.
Probabilmente hai l’acufene perchè non senti bene.
10. Mi garantisce la scomparsa?
Purtroppo no. Nessuno può farlo.
Come detto in altri articoli, nel caso dell’acufene non si parla mai di cura, bensì di trattamento. Statisticamente parlando il 100% in medicina non esiste e diffida da chi te lo assicura.
Prima cosa fra tutte bisogna stabilire cosa si vuole ottenere:
Reale obiettivo | Falso obiettivo |
Diminuzione nella percezione soggettiva dell’acufene | Scomparsa perenne dell’acufene |
Prendi in considerazione queste due opzioni. Come professionisti del settore, quello a cui aspiriamo sempre è la riduzione nella percezione soggettiva dell’acufene. Si intende, quindi, un abbassamento nella percezione del disagio associato a questo acufene. Bisogna lavorare sulla decodifica del suono percepito a livello della corteccia cerebrale.
Ricordi quando dicevo che l’acufene riguarda anche la memoria? Dobbiamo fare in modo che questo suono venga man mano dimenticato dal nostro cervello. Si tratta di un lavoro probabilmente lungo. Infatti, stiamo parlando di un trattamento, non di cura.
La scomparsa totale dell’acufene? Può avvenire, certo. Non si può assicurare.
Perenne? Chi può dirlo. Non esistono al momento studi che riferiscano della scomparsa perenne di un acufene. Consideriamo sempre che, se lo percepisci, c’è qualcosa che lo ha indotto. Dobbiamo lavorare su quello.
Bene, ora che abbiamo visto alcune delle principali domande che ci vengono poste quotidianamente, ne faccio io una a te.
Sei convinto al 100% di non poter fare nulla?
Se la risposta a questa domanda è SI, allora non possiamo aiutarti. Bisogna affidarsi a chi di questa professione ne fa la propria vita, altrimenti si perde tempo. Devi ricordare che i trattamenti che si possono eseguire ci coinvolgono direttamente per solo il 10% del tuo tempo. Noi possiamo instradarti a seguire i nostri consigli, cercando di agevolarti nella risoluzione di questa problematica. Si tratta di una collaborazione, un lavoro di squadra.
Noi saremo al tuo fianco in ogni istante del tuo percorso, ma per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Se hai bisogno di noi o conosci qualcuno con questo problema, non esitare a contattarci al seguente link, oppure chiamaci al numero 0690213853.
Un caro saluto!
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Immagine gentilmente concessa da: vjgalaxy.
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