
03 Gen Attività professionale e rumore
Nel 2017 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approvato una possibile risoluzione, incentrata sulla prevenzione della sordità e degli abbassamenti uditivi. In questo fascicolo si è reso necessario rendere l’assistenza sanitaria per l’udito una priorità per la salute pubblica, tentando di rendere accessibile a chiunque le cure per l’udito, integrandole nei Piani Sanitari Nazionali.
Conseguente a questo, l’OMS è stata portata a redarre il World Report on Hearing, delineando la distribuzione epidemiologica delle perdite uditive a livello globale ed evidenziando le migliori pratiche per la cura dell’udito.
Messaggio chiave
Sono stati evidenziati, qui, diversi punti:
- Il numero di persone che vive con una perdita uditiva o con malattie a carico dell’orecchio non trattare è inaccettabile.
- Bisogna affrontare in maniera tempestiva gli abbassamenti uditivi.
- I paesi devono essere in grado di inserire all’interno dei piani sanitari tutti gli interventi utili per il miglioramento delle problematiche uditive.
Programmi da seguire
Per prevenire un abbassamento uditivo è possibile seguire diversi interventi pratici, tra i quali:
- Screening di controlli su neonati, bambini in età prescolare e scolare, adulti ed anziani.
- Programmi di intervengo per le persone maggiormente esposte a rumore, prodotti chimici ototossici o farmici per la cura dell’orecchio.
- Accesso a tecnologie di alta qualità a dei prezzi accessibili, quali ad esempio gli apparecchi acustici, impianti cocleari ed altre tecnologie.
- Servizi di riabilitazione.
Tutto questo programma è stato ideato perchè alcune tra le cause delle perdite uditive possono essere prevenute e, quindi, la mancata prevenzione può mettere a rischio l’udito di molti.
Cause ricorrenti
Ad oggi, purtroppo, sono molte le azioni che possono determinare, anche con il tempo, un abbassamento uditivo. Possiamo effettuare una semplice suddivisione dei casi in:
- Ambienti professionali. Alti livelli di rumore in ambito professionale possono creare numerose problematiche. La European Agency for Safety & Health at Work in Europa stima che tra il 25-33% della forza lavoro è esposta a dei rumori eccessivi almeno per un quarto del proprio orario di lavoro. Questo perchè i livelli medi di rumore sono, di per sè, ben al di sopra dei livelli raccomandati, e potrebbero aumentare a causa dell’incremento dell’industrializzazione.
- Ambienti ricreativi. Allo stesso modo degli ambienti professionali, può determinare un danno uditivo anche ritrovarsi in un ambiente ricreativo. Quali sono le principali attività ricreative dannose per il tuo udito? Abbiamo per esempio, l’utilizzo di armi da fuoco, l’ascolto prolungato di musica ad alto volume, l’utilizzo regolare di dispositivi audio portatili (l’ascolto di 15 minuti di musica a 100 dB, si può eguagliare a 8 ore lavorative di esposizione a 85 dB).
- Fattori ambientali. Suoni elevatamente eccessivi si possono riscontrare anche nell’ambiente quotidiano. Rumori eccessivi si riscontrano nel rumore del traffico o quello degli elettrodomestici.

Prevenire è meglio!
Pensi di conoscere tutti gli interventi preventivi utili da seguire? Nel dubbio, vediamone insieme qualcuno.
Eccoti alcuni consigli da tenere a mente per proteggere al meglio il tuo udito.
Misure preventive | Protezione consigliata |
Ridurre il volume del rumore | Se si utilizzano dispositivi audio personali abbassare il volume al di sotto degli 80 dB. Utilizzare tappi antirumore che, se inseriti e costruiti correttamente, possono attenuare fino a 45 dB. |
Proteggere l’udito in locali rumorosi | Utilizzare tappi antirumore. Mantenersi a distanza dalla fonte del rumore. Ridurre il tempo a contatto con la fonte sonora ad alta intensità. Fare brevi pause lontano dai rumori forti. |
Tutte queste piccole accortezze ti possono dare una mano per evitare di sviluppare precocemente problematiche uditive o aggravare una problematica preesistente. Parlare di prevenzione, ora più che mai, ha un valore estremamente importante. Questo, a causa dell’aumento di tutte quelle situazioni che possono essere considerate stressanti per il nostro udito. La percentuale delle persone con abbassamenti uditivi sta aumentando non a caso. L’eccessiva frequentazione di discoteche, concerti, pub affollati etc, mette a dura prova le nostre orecchie.
Ambiente scolastico e rumore
Avrai notato che, viviamo in un mondo estremamente rumoroso. E lo è sempre stato, partendo dalla nostra esperienza scolastica. Secondo alcuni recenti studi, esiste una correlazione tra il rumore scolatico, che spesso supera i 70dB, e le capacità di apprendimento degli studenti. Un ambiente così rumoroso può diminuire le capacità mnemoniche di un bambino di comprensione del testo e delle lezioni.
Un esempio? Secondo uno studio di gennaio 2022 (se mastichi un po’ di inglese, puoi leggerlo direttamento cliccando a questo link) si è potuto osservare che i bambini possono avere molte problematiche nel processamento del messaggio verbale e nel ricordare ciò che viene detto in un ambiente rumoroso. Quindi, tutto questo rumore può inficiare lo sviluppo cognitivo del bambino, impedendogli di apprendere nella maniera corretta.
Ci sentiamo spesso dire:
“L’alunnǝ è spesso distrattǝ. Potrebbe dare di più”.
E se tutta questa distrazione dipendesse, in parte, dall’eccessivo rumore ambientale?
Ad oggi, si stima che, circa 1 adolescente su 5 debba convivere con questo disturbo uditivo associato al rumore circostante e che, se non identificato e trattato per tempo può determinare degli scarsi risultati scolastici, performance lavorative e minori opportunità professionali.
Cosa fare quindi? Sarebbe auspicabile ridurre l’impatto negativo di ambienti così rumorosi, per esempio, evitando di costruire scuole in prossimità di zone ad alto inquinamento acustico, incentivando l’utilizzo di lavagne elettroniche, posizionando feltrini sotto le sedie ed i banchi, applicando dei pannelli fonoassorbenti ove neccessario.
Una piccola curiosità
Sapevi che anche il feto nelle prime settimane della gravidanza può essere influenzato dall’eccessivo rumore? Recenti sono degli studi dove si evidenzia che, qualora il feto venga esposto ad eccessivo rumore durante tutto il periodo della gestazione, questo può nascere con un peso ridotto. Esiste, quindi probabilmente, una correlazione tra l’inquinamento sonoro ambientale e lo stress diretto al feto.
Spero che questo articolo ti abbia incuriositǝ. Se hai bisogno di noi o conosci qualcuno con questo problema, non esitare a contattarci. Puoi farlo cliccando su questo link.
Un caro saluto!
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Immagine gentilmente concessa da StockSnap, da www.pixabay,com
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